Corso di Formazione triennale sulla Psicoanalisi infantile di Dina Vallino (2022)
Nicolas De Staël, Étude de visage d’enfant, 1939
- Iscrizioni chiuse -
Presentazione
Il corso di formazione è incentrato sugli elementi strutturali della pratica clinica di Dina Vallino: la Consultazione partecipata, il metodo della Storia e il Luogo immaginario, il trattamento precoce della psicosi infantile. Il corso si articola in tre anni tematici e prevede uno studio analitico dei principali scritti di Dina Vallino affiancato da una regolare supervisione (di gruppo ed individuale).
Dina Vallino è stata una psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana che ha rinnovato la psicoanalisi infantile, mutandola nelle sue strutture quali la teoria clinica e la concezione della mente infantile.
Tra i suoi testi principali ricordiamo Raccontami una storia (1998), insignito del Premio Gradiva (un premio annuale prestigioso per il miglior libro italiano di psicoanalisi) e che vede oggi una nuova edizione, ampliata di un commento analitico, presso l’editore Mimesis.
Nel libro Essere neonati. Osservazioni psicoanalitiche (Borla, Roma 2004) l’Autrice introduce un nuovo tipo di ricerca derivata dalla Infant observation: la relazione del neonato con la madre è studiata attraverso l’osservazione di decine di bambini nelle loro famiglie.
Nel 2019 viene pubblicata una nuova edizione di Fare psicoanalisi con genitori e bambini (Mimesis) per illustrare dettagliatamente le fasi della Consultazione partecipata.
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Dopo la sua scomparsa nel 2014, il Centro Milanese di Psicoanalisi “Cesare Musatti” ha organizzato una “Giornata di studio sul pensiero di Dina Vallino” – alla quale hanno partecipato più di 300 persone – che si è articolata nel pomeriggio in 12 workshop dedicati ai vari ambiti di applicazione della Consultazione partecipata. Franco Borgogno e Giovanna Maggioni hanno curato la pubblicazione degli atti della Giornata, integrati da ulteriori contributi (Una mente a più voci. Sulla vita e sull’opera di Dina Vallino, Mimesis, Milano 2017). Nel 2015 è nata l’Associazione scientifico culturale Dina Vallino, voluta da venti soci fondatori, con lo scopo di promuovere la conoscenza e la pratica delle sue innovazioni nella psicoterapia infantile.
Muovendosi per oltre quarant’anni con raffinata sensibilità e profonda esperienza lungo l’asse dell’osservazione del neonato, Dina Vallino ha dedicato la sua attività e ricerca clinica allo studio e realizzazione di un nuovo modello di psicoanalisi infantile. Prima e indipendentemente dalla Consultazione partecipata (nella quale i genitori partecipano alle sedute insieme con il bambino), Dina Vallino ha proceduto negli anni alla creazione di una psicoanalisi infantile rinnovata sulla base di nuove metodiche, anche per casi di psicosi infantili. In particolare la metodica della “storia nel Luogo Immaginario” è caratteristica della sua psicoanalisi infantile. Essa confluisce nella Consultazione partecipata, la quale pertanto non risulta corretto definire come una consultazione caratterizzata soltanto dalla presenza dei genitori.
La prima conferenza di Dina Vallino sulla Consultazione partecipata risale a più di trenta anni fa (1984). Verrà successivamente ampiamente sperimentata da decine di psicoterapeuti/e in molteplici ambiti sintomatici e ha conseguito via via una sempre maggiore ricchezza e complessità. La Consultazione Partecipata, nella sua versione breve (due mesi) e prolungata (circa un anno), ottiene risultati sorprendenti quanto alla risoluzione della sintomatologia. Si impongono come sue caratteristiche fondamentali:
- il risveglio del legame affettivo e mentale tra il bambino e i suoi genitori,
- l’appello alla persona nel bambino.
Compito della Consultazione Partecipata è, infatti, quello di esplorare il disagio del bambino per come si presenta nella seduta, incoraggiando i genitori a diventare, oltre che interpreti, osservatori partecipi della relazione tra sé e il figlio, tenendo conto costantemente della centralità della sua mente affettiva, della sua persona, delle sue difficoltà, ma anche della sua creatività e originalità. Un lavoro che, poiché coinvolge i genitori nella ripresa responsabile della cura dei figli, favorisce lo sviluppo di un’autentica alleanza terapeutica, anche nel caso di una successiva indicazione all’avvio di una terapia individuale per il figlio. Infatti in taluni casi la Consultazione partecipata realizza un intervento preventivo precoce; in altri diviene necessaria una terapia prolungata, la quale potrà ancora avvantaggiarsi della partecipazione dei genitori in seduta oppure, come terapia individuale, potrà usufruire di una loro collaborazione periodica. Scrive Dina Vallino:
«Non si può pretendere che, senza una formazione, un terapeuta raccolga nella sua stanza di terapia una famiglia con un bambino/a in difficoltà e sia in grado di realizzare una Consultazione partecipata. Ciò che succede invece al terapeuta che tenta questa strada, senza essersi formato ad essa, è di trovarsi irretito in una tela di ragno da cui non riesce a districarsi. Può avere genitori vocianti nella stanza, un bambino che non viene visto, un parlare sul bambino invece che con il bambino, una forte confusione senza sviluppo» (Conferenza di Alessandria, 2013).
Programma
Primo anno - Il modello della Consultazione partecipata
Il primo anno introduce alla concezione e al metodo della Consultazione partecipata, seguendone le diverse fasi nel dettaglio, attraverso una lettura guidata di Fare psicoanalisi con genitori e bambini. Viene presentato l’“obiettivo guida” del terapeuta – che il bambino si senta capito da lui e dal genitore –, lo strumento dei Documenti affettivi, i temi del fraintendimento primario e secondario dei genitori, la “fine” della CP e le diverse strade che si possono intraprendere dopo la consultazione (Consultazione partecipata prolungata, Terapia individuale).
La parte teorica delle Giornate è dedicata allo studio di alcuni luoghi specifici del pensiero di Sándor Ferenczi – il ruolo dell’ambiente sulla formazione del carattere del bambino, il “bambino indesiderato”, l’identificazione all’aggressore – e all’illustrazione della concezione del neonato di Vallino: un percorso di letture che, a partire dalla Scuola di Budapest e attraverso il pensiero di Esther Bick, arriva alla nozione valliniana del “sentirsi esistere” del bambino.
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Secondo anno - L’esplorazione del Luogo immaginario nella Consultazione partecipata prolungata e nella Terapia individuale
Il secondo anno è dedicato allo studio della nozione di Luogo immaginario, delle sue basi teoriche e dei suoi “usi” clinici, attraverso un approfondimento di tematiche quali la reverie e la metafora. Due interventi di docenti dell’Associazione presenteranno l’uso della CP per il trattamento dei disturbi alimentari e il ruolo delle fiabe e della storia nella CPP e nella psicoterapia infantile individuale.
Terzo anno - La terapia precoce della psicosi infantile
Il terzo anno fornisce un approfondimento sul tema della psicosi infantile e sul suo trattamento psicoterapico precoce, con una particolare attenzione dedicata ai bambini affetti da disturbo dello spettro autistico. Verrà condotto uno studio analitico del caso clinico di Alice presentato da Dina Vallino in Raccontami una storia (1998). Quattro interventi di docenti dell’Associazione presenteranno l’uso della CP all’interno del Servizio sanitario nazionale (SSN), per il trattamento dei disturbi gravi nello sviluppo del linguaggio e del trauma infantile.
Letture
Vallino D. (1998), Raccontami una storia. Dalla consultazione all’analisi dei bambini, Nuova edizione, Mimesis, Milano 2021.
––– (2009), Fare psicoanalisi con genitori e bambini. La consultazione partecipata (Nuova edizione), prefazione di M. Macciò e L. Rocca, Mimesis, Milano 2019.
––– (2019), Per non cadere nel vuoto. Riscoprire il neonato con Esther Bick, a cura di L. Rocca, Mimesis, Milano.
Vallino D. e Macciò M. (2004), Essere neonati. Osservazioni psicoanalitiche, Borla, Roma.
––– (2011, a cura di), Famiglie, “Quaderni di Psicoterapia Infantile”, vol. 63, Borla, Roma.
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Borgogno F. e Maggioni G. (2015, a cura di), Una mente a più voci. Sulla vita e sull’opera di Dina Vallino, Mimesis, Milano 2017.
Buranelli F. e Macciò M. (2020), Ulteriori riflessioni sulla cura della psicosi infantile nel lavoro di Dina Vallino, “Contrappunto”, n. 59, pp. 33-41.
Macciò, M. e Zani, M. (2018, a cura di) Emersioni dall’area autistica. Consultazione partecipata e dieci casi clinici precoci, Edizioni Magi, Roma.
Maggioni, G. (2016) Una storia raccontata. Fare psicoanalisi con Dina Vallino, Mimesis, Milano.
*Tutti gli scritti di Dina Vallino, fatta eccezione per i saggi, sono disponibili gratuitamente su questo sito nella sezione Gli scritti.
Docenti
Fiamma Buranelli
Medico, Psicoterapeuta psicoanalitica di bambini, adolescenti e famiglie.
Consulente presso il Centro Benedetta D’Intino Onlus.
Marco Macciò
Saggista e studioso di storia della psicoanalisi, è Presidente dell’Associazione Dina Vallino.
Hanno insegnato nei Corsi dei precedenti anni i seguenti docenti: Franco Borgogno e, in qualità di soci dell’Associazione Dina Vallino: Adriana Anderloni, Cinzia Chiappini, Barbara Friia, Isabella Lapi, Giovanna Maggioni, Michela Marzorati, Federica Stortoni, Manuela Trinci, Monica Tomagnini, Elena Trombini, Barbara Valli.
Organizzazione
Il Corso è triennale e si sviluppa ogni anno in 8 Giornate a cadenza mensile. Gli incontri del primo anno si terranno online (via Zoom), fatta eccezione per 3 giornate che si svolgeranno in presenza a Milano. I partecipanti potranno rivedere le registrazioni degli incontri nell’Area membri del sito dell’Associazione.
Tutti gli incontri si tengono il Sabato, nelle fasce orarie 9.30/12.30 – 13.30/16.00, nelle seguenti date:
12 Marzo (in presenza)
9 Aprile
14 Maggio
11Giugno (in presenza)
10 Settembre
8 Ottobre
5 Novembre
3 Dicembre (in presenza)
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Per ogni incontro, la prima parte della mattina è dedicata allo studio teorico di una lettura – uno scritto di Vallino o pagine tratte dalla storia della psicoanalisi (Ferenczi, Bick, Bion) – indicato di volta in volta dai docenti; la seconda parte della mattina concentra l’attenzione sul momento pratico della clinica psicoanalitica, leggendo e commentando insieme passaggi dai casi clinici di Vallino; il pomeriggio è dedicato alla supervisione in gruppo di casi clinici portati dai corsisti.
È prevista un’attività di supervisione individuale per i casi clinici che i corsisti avvieranno durante il periodo di formazione.
Alla fine di ciascun anno verrà consegnato un attestato di partecipazione: è necessaria una frequenza non inferiore a 6 giornate su 8.
*Per gli incontri in presenza è richiesta la Certificazione verde Covid-19 (“Green pass”).
**Tutti gli incontri del Corso possono essere seguiti a distanza (via Zoom), laddove si ravvisino situazioni personali di impossibilità ad essere in presenza, previa valutazione da parte dei docenti durante il colloquio di iscrizione.
Modalità di iscrizione
Il Corso è indirizzato a psicoterapeuti, neuropsichiatri infantili, psicomotricisti, neuropsicomotricisti. È previsto un numero massimo di quindici partecipanti.
Il costo annuale del Corso è di 700€ (iva esclusa), con la possibilità di rateizzazione in due tranches: la prima nel mese di Febbraio, la seconda entro la metà di Settembre.
Il corso eroga 30 crediti ECM. Ad iscrizioni chiuse verrano comunicati i dettagli circa i costi e le modalità di pagamento al provider.
Coloro che desiderano procedere all’iscrizione possono contattare la Dott.ssa Buranelli (buranellif@gmail.com - 338.2391701) per inviare il loro CV e fissare un primo colloquio conoscitivo (di persona o su Skype/Zoom).
Per finalizzare l’iscrizione è necessario inviare un’e-mail ad associazionedinavallino@gmail.com con oggetto “Iscrizione corso triennale 2022” allegando la scheda di iscrizione scaricabile qui.
Responsabili del Corso
Fiamma Buranelli
buranellif@gmail.com
338.2391701
Marco Macciò
maccio.marco@alice.it